Nella sfera economica in particolare, ma non solo in essa, i cittadini non devono indietreggiare o attendere che siano gli “altri” o lo Stato a fornire i beni e i servizi necessari al miglioramento delle condizioni di vita, ma devono mettere in atto le proprie facoltà di analisi, comprensione e organizzazione per raggiungere da soli gli obiettivi voluti.
Un governo sarà giusto e prezioso se non oltrepassa i propri confini; esso, in quanto apparato, si mostra necessario solo se il suo fine è quello di garantire i nostri diritti.
Permettere, o peggio, favorire che i governanti dirigano le nostre vite, oltre ad essere un tragico errore, rappresenterebbe un’abdicazione della responsabilità personale e comunitaria.
Una democrazia incontrollata, mal gestita, indisciplinata e non limitata da meccanismi posti a difesa dei diritti individuali è un male; la tirannia della maggioranza non è meno pericolosa per le minoranze e per gli individui di quanto lo sia quella di un singolo dittatore.
La nostra dignità di persone deriva dalla nostra capacità di riflettere e di scegliere, cioè dalla nostra capacità di autodeterminazione e dal fatto che quindi siamo responsabili della nostra sorte. Quando si parla di dignità umana, ci si riferisce a questa responsabilità di decidere autonomamente.
Aldilà di libertà esiste solo… schiavismo…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/