di CARLO LOTTIERI
Il denaro – da tempo “a corso legale” e senza alcuna copertura in oro – è prodotto in maniera discrezionale dai “governanti” (latamente intesi) ed è messo in circolazione da loro.
Non solo: con la lotta al contante, ormai il denaro è quasi esclusivamente una registrazione contabile (qualche bit in qualche server).
Oltre a ciò con l’espansione di tassazione, spesa pubblica, politica economica e redistribuzione le cifre dei conti bancari, tanto dei singoli come delle imprese, sono ormai decise in larga misura per via politica, dato che sono sempre i governanti a stabilire che A deve ricevere 1000 e che B deve dare 2000.
A questo punto quasi ogni posizione economica deriva da atti d’imperio dell’apparato politico burocratico, che dà e toglie a suo piacere, e quindi è in grado di disporre di noi.