Il parassita italiano non potrà mai capire perché la Svizzera è ricca, molto più libera dell’Italia, con pochi problemi rispetto ai PIIGS ed a quasi tutti gli altri paesi d’Europa.
Basterebbe però leggere quel che riporta il Corriere del Ticino, che ieri ha titolato un articolo così: “Si pagano meno tasse di 10 anni fa”. Roba da far strabuzzare gli occhi, se si pensa allo stivalaccio italico, dove il susseguirsi dei governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi non ha fatto altro che aumentare la pressione fiscale. Già, perché è sempre una questione di tasse, soprattutto quando si ha ben chiaro in testa che non “esiste libertà politica senza libertà economica”.
Riportiamo qualche passaggio dell’articolo di cui sopra: “L’anno scorso, una persona celibe con un reddito lordo da lavoro di 50.000 franchi, ha pagato a Zugo 1561 franchi di imposte, pari al 3,12% del reddito. Un suo “omologo” di Neuchâtel ha sborsato 5880 franchi, pari all’11,8% del reddito. A Bellinzona queste cifre sono state rispettivamente di 3499 franchi (7,0%) e a Coira di 3672 franchi (7,3%). L’AFC ha rilevato percentuali relativamente basse anche a Svitto (5,7%) e Zurigo (6,5%). Il fisco, per questa categoria di contribuenti, dopo Neuchâtel, risulta invece più pesante a Soletta (11,1%), Delémont (JU, 10,65%) e San Gallo (10,15%)”.
Ancora: “Un padre di famiglia sposato con due figli e un reddito di 100.000 franchi ha pagato a Zugo 1693 franchi (1,7%). Seguono Ginevra (3,2%), Svitto (4%) e Bellinzona (4133 franchi, 4,13%). A Coira il tasso è stato del 5,2% (più precisamente 5168 franchi). Lo “stesso contribuente” a Neuchâtel l’anno scorso ha versato nelle casse cantonali, comunali e parrocchiali 9876 franchi (9,9%). Seguono i vicini di Delémont (9,5%) e poi Losanna (9,1%), Soletta (8,7%) e Berna (7,7%)”.
La Svizzera è uno dei pochi paesi davvero federalisti in cui non solo vige il principio di sussidiarietà, ma dove i 26 cantoni sono tutti in competizione fiscale fra di loro. Per questa ragione, esiste anche qualche eccezione dove le imposte – rispetto ad un decennio fa – o sono rimaste invariate (Bellinzona), oppure sono aumentate, come ad Appenzello e Neuchâtel. Quanto sentite un politico italiano parlare di federalismo… prendete in mano un badile e rincorretelo, visto che di una grande idea sono solo stati capaci di fare strame.
Si noti comunque lo sviscerato amore dei francofoni per lo stato esattore, che attraversa il confine occidentale della confederazione. Naturalmente parliamo di briciole rispetto a Francia e, neanche a dirlo, iTaglia.
Stiamo parlando di gente che ha sfanculato salari minimi, 1:12 e socialistumi vari. Qui, se votazioni del genere fossero possibili… diciamo che il reddito di cittadinanza, tra tutte le puttanate che i ns. compatrioti approverebbero, sarebbe ancora la meno dannosa. Ed è tutto dire. Differenze antropologiche?