di MARIETTO CERNEAZ
Nel 1991, bastarono una decina di giorni di cannonate per far capire ai serbi che la Slovenia aveva scelto la sua strada. Dopo che i parlamentari sloveni tolsero le tende da Belgrado, Milosevic non la prese tanto bene, ma l'indipendenza di Lubiana arrivò in un paio di settimane, benedetta direttamente dal Vaticano.
Oggi, la Slovenia non ha i soldi per risarcire tutti quei suoi abitanti, circa 25 mila persone originarie delle altre ex repubbliche jugoslave, alle quali in quel 1991, al momento della proclamazione dell'indipendenza, Lubiana tolse la residenza proclamandoli ''stranieri'', meglio conosciuti come ''cancellati''. Lo ha affermato il primo ministro, Janez Jansa, commentando il verdetto della Corte per i diritti dell'uomo di Strasburgo che mercoledi' ha condannato la Slovenia per discriminazione.
''Lo Stato non ha soldi neanche per le spese strettamente necessarie'', ha aggiunto il premier sloveno. La Corte di Strasburgo, però, ha dato ragione in s
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