di ANONIMO CORRENTISTA
Vista la stretta sui conti correnti del governo Monti e con i continui finanziamenti alle banche che concede la BCE, di cui risparmiatori e piccole aziende non vedono i benefici, pubblichiamo la lettera di questo correntista, un avvocato del Nordest, che ha preso carta e penna ed ha deciso di scrivere alla sua banca, Unicredit (che per la cronaca ha ottenuto 12 miliardi di euro dalla banca Centrale Europea, più del doppio dell'aumento di capitale fatto), per cambiare le sue condizioni sul conto corrente, pena la chiusura dello stesso.
Spettabile direttore ,
Con riferimento al primo conto indicato in oggetto, ho verificato, leggendo l’ultimo estratto, che l’interesse attivo è passato – a far data dal 4.11.11 – dallo 0,25% lordo allo 0,01% lordo.
Il secondo conto indicato in oggetto gode del tasso attivo dello 0,01%. Per gli eventuali sconfinamenti in entrambi in conti (tasso passivo) sono previste cifre intorno al 14%.
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