di REDAZIONE
L’aspirazione indipendentista è una questione che al momento scalda i cuori solo di una minoranza dei catalani. È quanto si può dedurre da un sondaggio di Ipsos per il quotidiano La Vanguardia, secondo il quale solo 26% dei cittadini considera che la secessione dev’essere una priorità per il governo regionale, mentre per il 72% delle persone consultate ci sono altri temi più importanti.
L’agognato obiettivo dei partiti separatisti catalani di convincere una maggioranza di catalani a sposare il progetto indipendentista non sembra per il momento raggiunto: ipotizzando che venga autorizzato un referendum legale a proposito, afferma il sondaggio diffuso da La Vanguardia, solo il 39% voterebbe a favore della secessione, mentre il 51% si dichiarerebbe contrario. A questi elettori potenziali andrebbero aggiunti il 4% che sostiene che non voterebbe, l’1% che voterebbe scheda bianca e il 5% di indecisi e persone che non contestano.
Ciò non toglie che buona parte dei catalani, per la precisione il 76%, consideri che nella regione si paghino più tasse che nel resto della Spagna.
Allo stesso tempo, la maggioranza delle persone consultate (il 54%) considera che nelle scuole andrebbe aumentato il numero di lezioni in lingua spagnola, mentre il 43% si dice non d’accordo: si tratta della risposta a un altro motivo di polemica recente in Catalogna, dopo che la giustizia spagnola ha decretato che almeno il 25% delle elezioni dev’essere in castigliano.
Il vacillare dell’entusiasmo per la questione indipendentista riflessa da buona parte società catalana sembra rispecchiarsi direttamente nello status attuale delle intenzioni di voto per quanto riguarda i partiti politici, secondo un altro sondaggio di Ipsos per La Vanguardia: così come l’anno scorso in occasione delle ultime elezioni regionali, la formazione più votata rimarrebbe il Partito Socialista Catalano, con il 25,2% dei voti (+2,2% rispetto al 2021), mentre l’attuale coalizione di governo secessionista formata da Esquerra Republicana (ERC) e Junts per Catalunya rischierebbe di perdere la maggioranza a causa del calo dei secondi (che passerebbero dal 20,1% al 15,7%.
Il sondaggio dà invece in crescita, anche se ancora distanti, i partiti di destra (Partito Popolare e Vox).