Secondo il sondaggio GAD3 per TVE, il primo ad essere pubblicato dopo la chiusura dei seggi elettorali, PSOE (116-121) e PODEMOS (42-45) riunirebbero tra 158 e 166 deputati. In questo modo non raggiungerebbero la maggioranza assoluta (176) e avrebbero bisogno del sostegno di altri partiti per governare.
A destra, il PP (69-73), Ciudadanos (48-49) e Vox (36-38), che raggiungerebbe un massimo di 160 seggi insieme e un minimo di 153.
L’affluenza alle 18.00 alle elezioni generali del 28 aprile, in cui gli spagnoli votano più che mai divisi, è stata del 60,76%, 9,5 punti in più rispetto alle ultime elezioni del 2016. La partecipazione in Catalogna è cresciuta di quasi 18 punti in più rispetto alle precedenti elezioni, ed il partito vincente dovrebbe essere Esquerra Repubblicana, di Junqueras, il candidato indipendentista detenuto e sotto processo.
Pedro Sánchez (PSOE) ha chiesto una “maggioranza parlamentare abbastanza ampia da garantire un governo stabile”. Pablo Casado (PP) vuole un “governo stabile per evitare altre elezioni”. Pablo Iglesias (PODEMOS) ha esortato “ad essere rispettosi di ciò che la gente decide. Albert Rivera (CIUDADANOS) sperava in “un cambiamento di governo e di epoca”. Santiago Abascal (VOX) ha descritto le elezioni come “storiche”.
I seggi sono stati chiusi alle 20.00 ora del continente spagnolo. Dalle 21.00, le prime proiezioni.