Un’eventuale Scozia indipendente, dopo il referendum del 18 settembre, dovrà passare l’esame di appartenenza all’Unione europea, ma Spagna e Belgio, paesi che hanno a che fare con forti movimenti indipendentisti, sarebbero pronti a porre il loro veto. Che si tratti di Spagna e Belgio non è un caso, considerato che si trattya di due paesi in cui il processo di secessione è in atto. In terra iberica sono catalani e baschi a rivendicare l’indipendenza del proprio territorio. In Belgio, sono i fiamminghi a volersi separare dai valloni.
A dire quanto sopra è stato Ruairi Quinn, ex ministro delle finanze della Repubblica d’Irlanda (dal 1994 al 1997) ed ex presidente del consiglio europeo degli affari economici e finanziari (1996), uno degli uomini che sta dietro all’introduzione dell’euro come moneta unica dell’area comunitaria. Quinn ha appunto detto che l’accettazione della Scozia nell’Ue potrebbe essere “difficile” e ha rilasciato il suo commento in un documento pubblicato da Better Together, il comitato che sta conducendo la battaglia per il mantenimento del Regno Unito allo stato attuale. Secondo Quinn, inoltre, anche altri paesi europei potrebbero negare a Edimburgo questa possibilità.
Comunque il politico irlandese ha anche detto che, nel caso la Scozia venga accettata, dovrà “obbligatoriamente” adottare l’euro. Requisito subito bocciato dal comitato per l’indipendenza, “nessuno potrebbe obbligarci”, hanno fatto sapere gli uomini vicini al primo ministro scozzese Alex Salmond.
Intanto, è botta e risposta fra gli imprenditori scozzesi a favore e contro l’indipendenza. Dopo la lettera dei top manager schierati col fronte del ‘no’, ieri è stata la volta di 200 fra presidenti e amministratori delegati che invece vedono un futuro prospero in una Scozia non più all’interno del Regno Unito. Fra i firmatari ci sono rappresentanti dei settori più diversi, dal magnate dell’ingegneria Jim McColl allo chef Andrew Fairlie.
Singolare che l’itaglia non si sia espressa contro, mi vien da pensare che per loro il problema dell’indipendenza dei territori a nord della linea gotica, a suo tempo sottomessi, non venga neppure presa in considerazione.
Interessante. Mi ha fatto venire in mente che dalle secessioni a cui assisteranno i più giovani tra noi nel prossimo mezzo secolo potrebbe nascere l’Unione dei Popoli Liberi d’Europa
Li andiamo a cercare con il lanternino gli aspiranti aderenti all’unione europea (cani e porci) e ora mettiamo preventivamente il veto a una futura adesione della Scozia.Speriamo che questa europa scompaia per sempre.