di GIORGIO CALABRESI
Da noi la spesa pubblica non si riesce a tagliare, ma altri Paesi, che pure stanno messi meno peggio dell'Italia, la riducono. Così la 'mannaia' dell'austerita' si e' abbattuta nuovamente sulla spesa pubblica britannica. Il ministro del Tesoro, George Osborne, ha annunciato ieri di fronte alla Camera dei Comuni una spending review per l'anno 2015-2016 da 11,5 miliardi di sterline che prevede tagli a gran parte dei ministeri, la fine degli aumenti automatici di stipendio per i dipendenti pubblici e un 'tetto' al costo dei sussidi. Il Cancelliere dello Scacchiere ha anche promesso investimenti in infrastrutture per 300 miliardi di sterline entro il 2020. Osborne ha definito tutto questo indispensabile per ridurre il debito pubblico, come gia' fatto in passato dal governo a guida conservatrice. ''L'economia britannica e' stata salvata sull'orlo della bancarotta e ora si sta passando dalla fase di emergenza a quella di ripresa'', ha aggiunto il ministro. Una per un
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