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Spettabile monsignore, tutte le tasse violano la proprietà

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tassa chiesadi MATTEO CORSINI

“Non è la Chiesa cattolica ad affamare l’Italia. A scegliere le scuole paritarie sono un milione e 300 mila studenti, con grandi risparmi per lo Stato. Mentre gli istituti paritari ricevono contributi per 520 milioni di euro, lo Stato risparmia sei miliardi e mezzo”. Monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana, ha reagito alla recente sentenza della corte di Cassazione pronunciatasi in merito a un contenzioso tra il comune di Livorno e le scuole cattoliche di quella città relativamente al pagamento dell’Ici (oggi Imu) sugli immobili utilizzati per fornire il servizio scolastico.

Tutto ruota attorno alla destinazione ad attività commerciale dell’immobile: in base alla pronuncia della Cassazione è sufficiente che l’attività sia potenzialmente commerciale per rendere obbligatorio il pagamento dell’imposta.

A me non interessa tanto il merito della vicenda: da un organo di uno Stato sempre più affamato di tasse e perennemente a corto di denaro per via di spese mai messe sotto controllo, è logico attendersi decisioni come quella in questione. E da libertario considero una violazione della proprietà ogni forma di imposizione fiscale, a prescindere dal fatto che colpisca una scuola paritaria (teoricamente) no profit oppure il dickensiano Ebenezer Scrooge.

Ho sempre provato un certo fastidio, quindi, nel constatare il richiamo da parte dei vertici della chiesa cattolica sul dovere di pagare le tasse rivolto ai fedeli, salvo poi opporsi al pagamento delle imposte sulle sue proprietà. Non che si tratti di un atteggiamento inusuale: il mondo è pieno di gente che vorrebbe azzerare il proprio carico fiscale spostandolo sugli altri, che si scaglia contro l’evasione fiscale degli altri non disdegnando, quando possibile, di evitare una tassa.

E’ un esercizio massimamente ipocrita, oltre che filosoficamente ed eticamente insostenibile. O si è contro tutte le imposte e tasse, coerentemente essendo anche contrari a ogni spesa pubblica e intervento statale, oppure si accetta di essere tassati al pari degli altri.

Perché la prima posizione, quella libertaria, è da preferire? Perché è l’unica compatibile con il rispetto del diritto di ognuno a non vedere violato ciò che è di sua proprietà. As simple as that.

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4 COMMENTS

  1. Che paghino pure loro secondo me era ora.
    Guai essere indipendentisti. Far entrare profughi (clandestini). Bisogna accogliere e mantenere tutti. Che facciano parte anche loro al sostegno economico per l’unità di questo sgangherato paese no fradei in cristo ma no in pignata.

  2. Dispiace constatarlo ma i vescovoni sono molto in ritardo.
    Dovrebbero farsi carico del disagio sociale non foresto ma autoctono e richiamare i politicanti quando ESAGERANO ad esempio sulle tasse sempre in aumento.
    Adesso che hanno toccato loro, come quelli delle superpaghe, allora invocano non so, la Divina Provvidenza..?
    Questo fatto mi ha fatto pensare che anche loro fanno parte della BANDA DEI QUATTRO…!
    Che modo difficile… oggi poi: chi e’ il nostro nemico..?
    Auguri

  3. La Chiesa Cattolica ha spesso brillato per miopia. Da anni invita regolarmente a non votare Lega, si batte contro l’indipendenza della Padania, è favorevole all’invasione di clandestini dall’Africa, evidentemente ha un tornaconto, lei invita i cattolici italiani a votare (o non votare) in un certo modo ed in cambio ottiene favori dallo Stato, comprese le agevolazioni fiscali per i suoi edifici.
    La miopia è evidente perché il pessimo Stato italiano, che spende, spreca e spande i soldi di chi lavora, ha provocato una crisi economica con conseguente diminuzione di studenti per le scuole private cattoliche, diverse hanno dovuto chiudere anche perché con la crisi delle vocazioni dovevano essere assunti insegnanti laici che dovevano essere pagati, con aggravio di costi.
    La miopia è continuata nel proseguire nell’appoggiare i fallimentari governi italiani, con calpestio della democrazia non eletti e non votati, con l’aumento delle tasse senza alcun fine, con la fila dei poveri, la gente senza casa, senza lavoro, nell’appoggiare l’invasione dei clandestini con tutte le conseguenze negative che ben conosciamo.
    Ben presto la Chiesa si accorgerà che aver appoggiato i “cattivi”, ovvero gli italiani, le porterà conseguenze disastrose, chiuderanno le sue scuole, pagheranno le tasse sugli immobili, si troveranno clandestini mussulmani nei suoi locali, chiese trasformate in moschee ed infine una popolazione, i padani, arrabbiati neri con lei.
    Già siamo più calvinisti che cattolici, io mi aspetto all’indomani dell’indipendenza una massiccia conversione al cristianesimo protestante ed io sarò il primo.

    • CARO GUASCHINO, condivido alcune delle tue critiche. la chiesa ultimamente ha abbandonato la linea di RUINI e con GLANTINO è completamente succube della onda cattocomunista in salsa renziana e bergogliana. si sente sotto ricatto – per la questione pedofilia – che non tocca certo la chiesa in misura maggiore di altre istituzioni ma che viene cavalcata dai media in modo subdolo e strumentale. i vertici della chiesa si stanno scollando dalla massa dei fedeli e seguono le solite èlites progressiste. fossi in lei mi rivolgerei agli ortodossi, lasci perdere i protestanti.

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