di MARIETTO CERNEAZ
Il vergognoso protocollo di non cura del ministro Speranza è stato distrutto dalla recentissima sentenza del TAR del Lazio. Ma il problema vero è che in questa attesa è andata irrimediabilmente distrutta la credibilità della classe medica.
Troppi pagliacci che vanno in televisione a dire cretinate infami: il vaccino è l’unica soluzione (ci credo altrimenti cade l’autorizzazione ad utilizzarlo, condizionata e inventata dalla “assenza di cure”), il vaccino immunizza, non immunizza, ma ti evita la terapia intensiva, non immunizza e non evita la terapia intensiva, ma ci vanno solo i soggetto fragili vaccinati (che erano gli unici che morivano prima della puntura tanatologica peraltro); anzi no, non immunizza, ma evita la terapia intensiva a tante persone. Tutte illusioni a casaccio per la popolazione che crede ormai solo al dio Moloch statale e al vaccino uno e trino (tre pazienti cinesi con tre sequenze genetiche diverse che sono lo stesso unico sacro virus).
Il primo ricorso al TAR aveva sospeso la circolare della vigile attesa della morte, il controricorso al Consiglio di Stato del ministro della Sanità e dell’Aifa aveva deciso di ripristinare la vigile attesa, in contemporanea alla possibilità di utilizzo di cure adatte in scienza e coscienza. Ora la nuova sentenza inibisce la circolare proprio perchè impedisce ai medici di curare come sanno (altrimenti cosa hanno studiato a fare se un ente di non medici clinici come AIFA ti impone come non curare le persone finchè si aggravano e con altre norme degne dei kapò ordina ai medici di prescrivere tamponi inutili sia a livello diagnostco che epidemiologico).
Ora, il TAR sancisce che la circolare della vigile attesa (della morte) si pone in contrasto con l’attività professionale dei medici. Medici che bisogna cominciare a denunciare quando non fanno il loro dovere.
Quanti doppi vaccinati stanno andando a fare tamponi per segnalare lo stato di malattia e per poter rinnovare la loro vita e prolungare uno stato di semi-libertà condizionata di 6 mesi, per evitare la terza puntura tanatologica? “Non lo sappiamo”, risponderebbe Brusaferro, perchè prelevano i dati in forma non aggregata dai dati della protezione civile.
Insomma, non sanno mai niente, ma noi abbiamo invece previsto tutto di questo sfacelo, altro che complottisti. Ricordo che è da prima che si utilizzassero questi veleni che scriviamo su queste pagine che non avrebbero funzionato, per i noti motivi di varianza virologica, e che già ad aprile chiedevamo i dati dei malati ricoverati doppio vaccinati.
Vogliono farci vivere in un campo di concentramento, al di fuori del quale hanno creato un manicomio criminale a cielo aperto, che non è altro che la società del sorvegliare e punire di Foucault!