di PONGO
Tagli, spending review, risparmi, ai comuni, alla sanità, alla scuola, alla difesa, ai carabinieri, alla polizia, si tagliano le auto blu, si tagliano le scorte, tagli alla spesa pubblica, si taglia la testa al toro e non a certi politici a cui andrebbe tagliata, stile rivoluzione francese. Si taglia anche pane e salame seppure ormai il salame se lo possono permettere in pochi e tagliamo i capelli anche se molti se li tagliano meno perché il taglio costa ma dai cinesi costa meno e molti parrucchieri italiani si sono adeguati ai prezzi cinesi. In ogni caso tagli ovunque ma poco dove si dovrebbe tagliare sul serio. E in questo clima di tagli lo Stato risparmiatore dà il buon esempio e si festeggeranno in un'unica data le forze armate e le forze dell'ordine.
La Presidenza della Repubblica è stata chiara e precisa: niente festa della Polizia il 16 maggio in P.zza del Popolo, niente festa dei Carabinieri il 5 giugno in P.zza di Siena, niente festa della Gu
Che c’azzeccano i tagli nel settore pubblico che non vengono fatti, e senza tanta meraviglia ché già lo si immaginava, con lo sfottere Berlusconi ed il Pdl?
In Veneto abbiamo un proverbio, “daghe al can ché l’è rabbioso” nel senso di calciare un cane “antipatico” ed invitare tutti a fare altrettanto.
Berlusconi è “antipatico” a tanti da quando fermò la gioiosa macchina da guerra di Ochetto, ma è anche simpatico a coloro che considerano il declino italiano la conseguenza della longa manus pubblica in ogni piega dell’economia: frutto di una politica fascista e/o comunista che produce miseria diffusa ed arricchimento per i membri della nomenclatura.
anche Berlusconi ha dato una bella mano all’aumento della spesa pubblica, simpatico o no che sia.