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Taiwan e la sua indipendenza, muso duro tra cina ed usa

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di REDAZIONE

La questione Taiwan è riesplosa in un momento cruciale dei rapporti tra Trump e Xi Jinping. La tensione è al massimo livello, con la Casa Bianca intenzionata a far pagare interamente a Pechino la responsabilità della drammatica pandemia.

Non è causale, quindi, che il segretario di Stato Mike Pompeo si sia affrettato a inviare un messaggio di congratulazioni alla presidentessa del Taiwan: “il coraggio e la visione di Tsai nel guidare la vibrante democrazia di Taiwan sono fonte d’ispirazione per la regione e il mondo”. Un endorsement che ha alimentato l’attrito tra Cina e Stati Uniti, con l’amministrazione Trump che sostiene fortemente Taiwan anche in assenza di legami diplomatici formali.

Pechino ha mandato un avvertimento a Washington.Una nota del ministero degli Esteri ha sottolineato “forte indignazione e condanna per azioni che danneggiano gravemente la pace e la stabilità delle relazioni Cina-Usa e intra stretto. Le necessarie contromisure [saranno intraprese] e gli Usa ne dovranno pagare le conseguenze”. La tensione tra Stati Uniti e Cina sembra destinata a durare ancora a lungo. Del resto, Taiwan (che non fa parte dell’OMS) ha praticamente avuto pochissimi problemi col Coronavirus proprio perché ha fatto l’esatto contrario dei cinesi.

Nessun cedimento sulla completa indipendenza, quindi, sopratutto in vista di quanto sta accadendo proprio ad Hong Kong. Sul punto la presidente è stata chiara e non mollerà sul tema, considerando che è stata eletta proprio con un programma contro il piano cinese di annessione. Altrettanto determinata, però, è stata la risposta di Pechino a queste parole: mai verrà accettata alcuna forma di indipendenza di Taiwan e nessuna tolleranza verso progetti di separazione.

Divisione totale, quindi, tra i due Stati. Non a caso la Cina ha lavorato anche dietro le quinte dell’Assemblea OMS per non far partecipare Taipei come osservatore. E, soprattutto, ha intensificato l’azione militare nei mari che separano le due nazioni, con aerei e navi da guerra.

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1 COMMENT

  1. Ottimo fare il punto su quest’anno controversa. Suggerisco per chiarire una situazione davvero giuridicamente (e politicamente) complessa, un articolo a firma Chris Horton uscito su The Atlantic l’8 luglio 2019 che si trova in rete.

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