di REDAZIONE
Da Brescia (dove fuori dal tribunale arringavano centinaia di indipendentisti) a Rovigo (dove invece hanno ascoltato la sentenza di primo grado in beata solitudine) per essere condannati. Questa è la sorte toccata ad alcuni veneti, conosciuti come quelli del "Tanko 2", costruito in un capannone di Casale Di Scodosia, nell’aprile del 2014.
La cronaca: condanne per 26 anni e 10 mesi, e 102mila euro di multa, a parte del gruppo di indipendentisti veneti e lombardi accusati di aver costruito il famigerato “tanko”. Il presidente del collegio dei giudici, Angelo Risi, ha letto ieri pomeriggio la sentenza davanti ai 15 imputati, sette dei quali condannati e otto assolti.
Scrive Polesine24.it: «Flavio Conti, Tiziano Lanza e Luigi Massimo Faccia (4 anni e 6 mesi e 20mila euro di multa ciascuno), Marco Ferro, unico Polesano (3 anni e 6 mesi e 12mila euro di multa) sono stati condannati per la fabbricazione e detenzione dell’allestimento artigianale del “tanko
Tanko 2, a rovigo sette indipendentisti condannati
sono le cose indecenti che combina l’Italia ignorante e incapace di un minimo di autocritica che noi ancora foraggiamo pagando ovviamente le tasse senza neanche accorgercene… “finora” non andare a votare è stato il minimo che si potesse fare noi popolo bue… ma da veneta ancora spero in un futuro di libertà e indipendenza.
Buonasera, sono Stefen d.d. Ferrari e sono uno dei “condannati”, l’analisi sintetizzata del fatto in questione la trovate semplicemente sulla mia pagina FB, in cui riporto anche il pensiero del Tiziano Lanza altro “condannato”, molto ben costruito. Spiace che la redazione del Miglio Verde, conoscendomi bene e di persona non mi interpelli mai per avere notizie di prima mano su quella che resta una delle ultime vere espressioni di libertà e autodeterminazione.
aggiungiamo sotto all’articolo
Lo stesso sistema giudiziario è un preventivo, indiscriminato ed anticipato supplemento di pena in attesa dell’emersione del diritto rilevante. Costi e vita interrotta per tutti. Questo è il prezzo di questa stupida inquisizione psicopoliziesca che può accanirsi contro chiunque capiti a tiro di funzionari frustrati. Questi credono di azionare la violenza di istituzioni decadenti come organi incaricati mantenere la purezza di una religione di intolleranza ed odio trovandosi in conflitto d’interessi per via del loro implicato prestigio personale. Sono moralmente inqualificabili gli uomini che si prestano all’equivoco giudiziario per non rimetterci loro stessi la faccia. Sono codardi e parassiti insieme ad ogni loro protettore. Per tutti questi invoco caritatevolmente la infermità mentale. (w la libertad carajo)
Anacronismo e malafede obbligata da parte della magistratura.