di FABRIZIO DAL COL
Il professor Monti, con la manovra del dicembre 2011, ha istituito una nuova gabella denominata Tares, che entra in vigore con l’anno prossimo, e prevede di far pagare ai cittadini i “servizi invisibili comunali” come illuminazione, anagrafe, verde pubblico, etc., Tali servizi, ovvero quelli riferibili alla ordinaria amministrazione del bilancio comunale che fino a ieri rientravano nella voce tassa comunale, diverranno inevitabilmente una nuova tassa dello Stato, in quanto andranno automaticamente a decurtare i trasferimenti ai comuni per il 2013. In sostanza i sindaci, fungendo da esattori, stanno facendo da gabelliere per conto dello Stato, e saranno obbligati, visti i minori trasferimenti statali, ad aumentare nuovamente le relative tariffe. Vediamo però cosa prevede questo nuovo balzello: la Tares andrà infatti a sostituire le ex Tia e Tarsu, vale a dire le imposte sui rifiuti ma introducendo un ulteriore balzello per pagare “i servizi invisibili
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