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Tav, expo e grandi opere: un movimento territoriale deve prenderne le distanze

Da leggere

di GILBERTO ONETO

Lupi 1Dalla vicenda Incalza-Lupi-Rolex e dintorni si possono ricavare alcune considerazioni.

Uno. Lo Stato è molto più ladro di tutti gli Enti locali, anche dei più corrotti, perché maneggia molte più risorse, perché i soldi vengono da lontano, perché lo Stato è il solo controllore di sé stesso e – soprattutto – perché lo Stato italiano ha una consolidata tradizione di malaffare. L’Italia unita è nata  attraverso  maneggi per giustificarne e procurarne di ancora maggiori. Lo Stato italiano vive sul trasferimento delle risorse dai lavoratori ai parassiti, dalle regioni virtuose a quelle neghittose, dalle persone per bene alle organizzazioni malavitose.

Due. I politici passano e i grandi burocrati restano. I politici rubicchiano ma  le danze sono condotte dai burosauri di Stato, da quelli che controllano la macchina, che sono inamovibili, che non sono eletti da nessuno e che garantiscono allo Stato il malaffare che gli permette di prosperare.  La politica serve solo a coprire la solida realtà dello Stato che deruba e vessa i suoi sudditi indipendentemente dal colore di chi governa.

Tre. Non è questione di “tangentopoli”, prima, seconda o ventisettesima repubblica. Non è questione di destra o sinistra.  Il macchinario  della malversazione è ben oliato e tutti cercano di finirci dentro per arraffare la loro parte.  Lo Stato italiano può essere solo così, il patriottismo è di tasca, il nazionalismo di bottega. Eja, eja, arraffà!

lupi 2Quattro. Il nepotismo (anzi il figlismo) è una congenita malattia dura da sradicare. Tocca ogni parte politica.  I veneziani riuscivano a combatterlo con leggi severissime: gli italiani non ci provano neppure. Anzi, il nepotismo è parte fondante dell’italianità istituzionale: lo stivalesco  potere si nutre di figli, fratelli, nipoti, compagni, morosi, amanti.

Cinque. Le cosiddette grandi opere sono occasione creata per le più colossali abbuffate. L’unità d’Italia si è inizialmente nutrita di appalti ferroviari, poi si è inventata le autostrade, i giubilei, olimpiadi e campionati vari, e oggi la Tav e l’Expò. Da un grosso mucchio si ruba meglio, il grosso mucchio è più patriottico.

Sei. La Lega sembra fortunatamente estranea agli odierni arraffi su Tav ed Expò. Essa ha però forti responsabilità nella loro attuazione e sponsorizzazione: sembra quasi premurosa nel permettere ad altri di rubare con comodo. Dopo una iniziale e saggia opposizione, la Lega ha finito per appoggiare tutte le più sciagurate scelte sull’alta velocità ferroviaria, soprattutto sulle due sciaguratissime tratte della Milano-Torino e della Torino-Lione. Il presidente emerito (?) della Regione Piemonte si è pesantemente esposto nella difesa della porcata in Val Susa; un ministro della giustizia era affettuoso fan dei cantieri ferroviari.  Analoga è la posizione nei confronti di quella inutile, costosa e dannosa vaccata che è l’Expò: il presidente della Lombardia e i suoi accoliti non sembrano compromessi  nella rete del malaffare ma lo stanno in qualche modo permettendo con il loro abissale vuoto di idee e progetti.

Oggi Salvini ha preso in parte le distanze dalla Tav ma non dall’Expò. Ci vuole più coraggio. Un movimento autonomista  e territorialista deve combattere queste schifezze motivando la propria posizione con forti ragioni economiche, politiche e ambientali. Si tratta di enormi sprechi di pubblico denaro che non portano nessun vantaggio alla comunità, che devastano l’ambiente e favoriscono solo – come si sta vedendo – la vocazione al malaffare e alla corruzione del potere italiano. Smetterla con le grandi opere significa affamare e indebolire la bestia.

 

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5 COMMENTS

  1. Ecco dove sbaglia pesantemente Salvini, quando parla di ” Nostro Paese ” e insieme a lui tanti altri della lega di oggi, questo è il ” Nostro Paese ” mafia, tangenti, corruzione ad ogni livello, spoliazione sistematica delle regioni padane a favore del centralismo, classe politica ridicola, presidente del consiglio altrettanto.
    NON ESISTONO ALTERNATIVE.
    L’unico con il quale si può concordare al cento per cento è Oneto, quando afferma che il problema è l’italia unita.

  2. La parola “risparmiare” non esiste nel vocabolario politico.
    Esiste il detto “mangia e bevi finché ce n’è”.

  3. Mi viene in mente che parecchi mesi fa un mio conoscente mi aveva spiegato che si procedeva nella Tav, benché sia chiaro da anni che vista la diminuzione del traffico merci e persone sia un opera del tutto inutile, esclusivamente perché destinando le risorse alla manutenzione delle scuole si avrebbero migliaia di appalti, su cui sarebbe più difficile mettere le mani, meglio avere un unico costoso cantiere in cui girano milioni su milioni. Questo me lo aveva spiegato un privato, se lo aveva capito lui non si capisce perché solo ora sia nato lo scandalo.
    Come detto la Tav è un opera inutile e costosa, chi la difende o è poco intelligente, in tal caso non deve sedere in Parlamento perché non ha le caratteristiche per governare una nazione oppure dovrebbe essere in galera perché disonesto e non in Parlamento.
    Ecco perché la Lega, se ritiene di essere composta da persone intelligenti ed oneste, dovrebbe chiedere l’immediata chiusura del cantiere della Tav ed il dirottamento delle risorse ad esso destinate ad opere più utili e necessarie, le scuole per esempio o altre di comunicazione.
    Mi ha sempre colpito l’insistenza nel voler fare la Tav in Val di Susa, dove per altro passa già un autostrada ed una ferrovia utilizzata da i TGV (treni a grande velocità) francesi. Sul sito della SNCF è possibile vedere gli orari dei TGV che da Milano con fermata a Novara, Vercelli, Torino vanno a Parigi. Lo scopo della costosissima Tav è di abbreviare il percorso di un ora non di creare una linea inesistente. L’ora potrebbe benissimo essere recuperata obbligando la RFI e le FS a lavorare come si deve (ci tornerò dopo) e con un semplice viadotto ferroviario tra Chiomonte e Susa della pendenza adatta al TGV.
    Insistenza strana visto che sarebbe stato molto più utile e necessario fare la Tav in Liguria e Val d’Aosta. La Liguria, regione turistica, lavora pochissimi mesi all’anno mentre la vicina Costa Azzurra lavora tutto l’anno. Perché? Ci sono diversi motivi, uno è la fiscalità l’altro è la carenza di comunicazioni. Le tre autostrade che portano in Liguria hanno nel tratto montano curve con limite di 60 (sessanta) chilometri……..il treno da Savona a Torino ci impiega tre ore (1 ora e mezza in macchina). La Tav potrebbe collegare Savona e Genova all’aeroporto di Nizza (attualmente tre ore di treno da Savona contro 1 ora e mezza in auto …..) aeroporto a due terminal ed il secondo più trafficato di Francia. La Tav proseguendo verso Torino e Milano dirotterebbe molti turistici liberando così le autostrade dalle interminabili code del week end e le città costiere dalla carenza di parcheggi.
    Stesso discorso per la Valle d’Aosta, sarebbe stato più utile trasformare la linea ferroviaria oggi esistente prolungandola fino a Courmayeur, traformare il tunnel del Monte Bianco in ferroviario e collegarsi così al TGV che arriva a Chamonix.
    Invece si spende e si sprecano soldi (anche per poliziotti e processi verso chi protesta) per un opera inutile, essere indipendentisti è anche questo, non solo parlare di lingua, cultura, di quanto caleranno le tasse ma anche far vedere che noi sappiamo programmare, decidere come spendere bene i soldi, gli altri, gli occupanti italiani, pensano solo a rubare ed arraffare.
    Ora spiego la faccenda di RFI e (ex) FS. Come è noto se si prende un orario del treno di oggi i tempi di viaggio sono più lunghi di 40 anni fa. Il motivo è semplice: per avere bilanci rispettabili si è risparmiato non sui dirigenti ma sulla manutenzione di rotaie e vagoni. Così per evitare incidenti tutti i treni viaggiano a velocità bassissime (tralasciamo la sporcizia, il riscaldamento rotto, ecc). La cosa è evidente nella citata tratta Savona Torino, un autovetture con traffico, semafori, limiti di 60 km/h in autostrada impiega 1 ora e mezza, un treno che senza quelle problematiche (ma con le necessarie fermate lungo la tratta) dovrebbe impiegare il medesimo tempo e a costi più bassi, invece è più costoso dell’autovettura e ci impiega il doppio del tempo!

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