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Toh, qualcuno si accorge che non esiste il “liberismo selvaggio”

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Munch-urlo1DI PIERLUIGI BATTISTA

Un giorno qualcuno racconterà come e quando sia nata la leggenda, spacciata per realtà incontrovertibile, del dominio in Italia del «liberismo» (selvaggio). Si legge l’inchiesta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo sul Corriere e si apprende che le partecipate a Roma fanno spendere un sacco di quattrini, sprecano risorse pubbliche, regalano livelli di inefficienza paurosa, ma hanno un numero di addetti che la più grande industria privata italiana nemmeno si sogna.

La mano pubblica ha creato voragini: ma la colpa è del liberismo (selvaggio).

L’assistenzialismo clientelare è il vero motore dell’economia della corruzione, dello spreco, dello stato comatoso delle nostre finanze pubbliche: ma la colpa è del liberismo (selvaggio).  Lo Stato allunga i suoi tentacoli ovunque, portando inefficienza e scialo di denaro: ma la colpa è del liberismo (selvaggio). Se l’Atac ha un numero spropositato di addetti che finanziamo con un sistema fiscale da incubo, e fornisce un servizio pessimo, autobus vecchi e maleodoranti, pochi, incivili, indegni di una città, di chi è la colpa? Ma naturalmente del liberismo (selvaggio).
La mano pubblica arriva dappertutto, in Italia: che strano liberismo (selvaggio). I conti pubblici non reggono più perché i Comuni sono diventati delle centrali di smistamento di lavoro, corruzione, appalti di discutibile linearità e trasparenza. Ma la colpa è del liberismo (selvaggio).

L’Italia è l’unico caso di liberismo in cui la pressione fiscale tocca vertici paurosi, con le imprese che arrivano a pagare allo Stato il 70 per cento dei loro leciti introiti, qualcosa che assomiglia alla rapina di Stato, ma tutti dicono che la colpa è del liberismo. Anche in Grecia, la colpa della bancarotta (dello Stato) è colpa del liberismo selvaggio.

Tutti si rivolgono allo Stato per riceverne appoggi, erogazioni incontrollate, sostentamenti, fiumi di denaro pubblico spremuto con una tassazione di stampo sovietico, ma la colpa è del liberismo (selvaggio).

A Roma, ostaggio della mano pubblica, non funziona niente, ma tutti indicano le responsabilità del liberismo. C’è anche una nuova teoria, quella del «benecomunismo», che consacra il dirigismo statalista come l’unica ricetta per tenere a bada il mostro del liberismo (selvaggio).  E i liberisti si guardano stupiti e sgomenti: nel regno dello Stato onnipotente e onnipresente si dà tutta la colpa a un responsabile inesistente. Deve essere un incubo. Liberista. E selvaggio.

DAL CORRIERE DELLA SERA

P.S. Si renda atto almeno che questa testata è, forse l’unica, ad aver sempre detto e ridetto (con tanto di articoli dimostrativi) quel che ora anche Battista ha rilevato. (Redazione)

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1 COMMENT

  1. Dice bene.
    Ma Battista me lo ricordo come allineato ai partiti di sinistra, una volta.
    Cos’è , diventato liberale con gli anni?

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