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Tosi con fitto e la meloni nel “patto per le primarie”

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di REDAZIONE

tosi-meloni-fitto-giusta2Nel centrodestra nasce a Roma il ‘Patto per le primarie’ tra l’azzurro Raffaele Fitto, la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi. Un impegno comune, siglato al termine della manifestazione ‘Sveglia centrodestra’ per riformare quest’area politica con il metodo delle primarie nella scelta di sindaci, presidenti delle Regioni e candidati premier. A tale proposito Matteo Salvini avrà dato la propria benedizione o è stato colto di sorpresa? Non è dato sapere, a quasi conferma che ormai la Lega non è più nemmeno una sola.
“Alla vigilia di sette elezioni regionali mi sembra che la strada scelta sia ancora sbagliata e che il candidato verra’ scelto a tavolino”, osserva Fitto che ricorda le recenti elezioni in Emilia e Calabria e chiosa: “O degli errori si fa tesoro o si va a sbattere”.

Quindi Fitto torna sul tema della legge elettorale e sul premio alla lista che otterra’ piu’ voti paventando il rischio di una contrapposizione tra gruppi dirigenti per superare il 3% con la possibile disgregazione finale del centrodestra: “E’ una discussione contro qualcuno? No”, risponde l’eurodeputato che non e’ stato invitato alla convention di FI in Abruzzo dalla quale interverra’, telefonicamente, oggi Silvio Berlusconi. “Sbaglieremmo a creare contrapposizioni personali, serve un confronto utile e democratico che possa aprire una prospettiva per il futuro del Paese”. Quindi torna sul tema delle primarie: “sono mesi che sto cercando di profondere il mio impegno, non perche’ siano un dogma, ma sono la strada obbligata per rilanciare un progetto politico”.
“Le primarie: alla fine si faranno”, e’ la convinzione del leghista Tosi che osserva: “Il centrodestra lo metti assieme solo con le primarie. Gli italiani non accettano una candidatura calata dall’alto. Berlusconi per vent’anni e’ stato il leader indiscusso del centrodestra. Nella situazione attuale gli italiani dovranno eleggerselo loro” il leader, continua Tosi che avverte: “Forse non si puo’ continuare ad aspettare: vediamo, speriamo, magari Berlusconi ci ripensa… Si rischia – avverte ancora – di fare il gioco di Matteo Renzi” che a sua volta “rischia di vincere perche’ il centrodestra non c’e'” che si voti quest’anno o l’anno prossimo.

“Se aspettiamo che salti il Patto del Nazareno rischiamo di consegnare il Paese a Renzi che sta distruggendo la parte sana del Paese”, dice ancora. Primarie, presidenzialismo, preferenze fa eco Giorgia Meloni che dal palco annuncia: “Credo che il centrodestra cosi’ come l’abbiamo conosciuto sia morto, niente si puo’ rieditare sic et simpliciter” aggiunge e osserva: “Ci sono quelli che sono al governo correnti, quelli che fanno gli inciuci con Renzi e quelli che sono all’opposizione. Calare un accordo dall’alto senza ricostruire una visione per gli italiani equivale a non vincere. Io – scandisce forte – non voglio morire renziana” e parla di unire “persone libere che hanno una visione dell’Italia per battere Renzi. Questo e’ quello che a me interessa. In questi anni – denuncia ancora – e’ mancata la coerenza. Si e’ scelta la tattica” e quando si scelgono “le poltrone prima o poi gli italiani se ne accorgono”, ha detto ancora nel corso della manifestazione in cui sul fronte dei contenuti e’ emerso un leitmotiv di fondo: una politica economica alternativa al governo perche’, ha sottolineato Tosi, “i due grandi del Paese non sono la riforma elettorale e quelli del senato, ma la sburocratizzazione e la riduzione della spesa e del debito pubblico”.

 

 

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