Sto leggendo sull’impegno che a Milano, la mia città, l’amministrazione comunale sta dimostrando riguardo il difficilissimo problema del traffico ed in particolare del parcheggio. Sicuramente, almeno ci spero, i responsabili si stanno impegnando in questo odioso aspetto di tutte le nostre città grandi e piccole ormai da decenni. Un signore che conoscevo e che ormai non c’è più da qualche anno, padre di un mio caro amico, era introdotto nell’amministrazione comunale milanese agli inizi dei primi anni ’60 e mi disse che, a differenza di numerosissime altre città europee, Milano si rifiutò in quell’epoca di predisporre e costruire boxes e posti-auto nei tanti palazzi nuovi in quegli anni del boom economico, anni ’50 e ’60. Fu proprio un rifiuto e una scelta politica largamente appoggiata anche dalle amministrazioni di sinistra.
La ragione? Me la spiegò chiaramente questo signore: le amministrazioni comunali di sinistra milanesi erano contrarie ai boxes, ai garages privati, perché ideologicamente erano una cosa da “sciuri”. Dicevano: “Ma come (allora che le auto erano un decimo o ventesimo di quelle attuali) vogliamo dare un riparo coperto alle macchine dei signori, dei sciuri? Assolutamente noooo!!!” E questa orrenda miopia sia della sinistra che della destra ce la siamo ritrovata spaventosamente nei decenni dopo coi problemi attuali che conosciamo.
Ora Pisapia e ancor di più il suo e nostro assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, si stanno impegnando per risolvere qualcosa. I dati sono allarmanti: a Milano tre milioni di metri quadrati di suolo occupati per il parcheggio ed ogni giorno le auto parcheggiate irregolarmente sono la bellezza di 65 mila. I nostri amministratori stanno preparando il Pums (Piano urbano mobilità sostenibile) che al momento prevede, in accordo con vari associazioni, di identificare delle linee guida per la risoluzione del problema. Nel frattempo, mentre ci si confronterà per i progetti futuri, l’ Amministrazione vuole convincere i milanesi a ridurre le auto (ora ci sono 58 macchine ogni 100 abitanti mentre in molte grandi città europee al massimo 40) e per incoraggiare a non avere 2, 3 o anche 4 auto per ogni famiglia la soluzione del Comune è garantire mezzi pubblici più efficienti (e qui da fare ce n’è parecchio), piste ciclabili (forza, dai, qualcosa si è fatto ma ci sono troppi aspetti ancora irrisolti), potenziamento del bike sharing (mi dicono che nel centro di Milano ce ne sono parecchie ma mancano del tutto o quasi nelle zone non centrali), inoltre convenzioni con autorimesse e grandi garages per contenere queste masse sconfinate di auto in sosta ( ma anche quelle che vanno non scherzano mica).
Incredibile, provate a cronometrare i secondi che passano quando un’auto libera uno spazio di parcheggio: al massimo 5 secondi e come un’avvoltoio un’altra macchina si fionda nello spazio liberato. C’è gente che si incazza, che urla, anche che ammazza chi gli vuole portar via il parcheggio libero. Gli stranieri, in particolare quelli provenienti dal nord Europa, che transitano per Milano (ma direi dovunque), trovano incredibilmente pazzesco il parcheggio delle auto sui nostri marciapiedi, spazi che sarebbero ad uso solo pedonale. E hanno tutte le ragioni, in particolare contro i maleducati oltre a parcheggiare sul marciapiedi lo fanno anche da doppi cafoni, non permettono spesso il passaggio delle carrozzine coi bimbi o della sedia a rotelle dell’handicappato. Stamattina ho visto due macchine sotto casa mia parcheggiate così male che costringono il pedone o peggio la mamma con carrozzina a scendere dal marciapiede per passare. Uno allora chiama i vigili ma loro o non vengono o se vengono arrivano domani quando probabilmente l’auto se ne è già andata. E questo è bruttissimo! Caro Pisapia, quelle buone intenzioni sono sacrosante ma io, in parallelo, farei un bel corso di educazione sia stradale che di educazione generale ai nostri cari ghisa o vigili.
Ascoltate, settimana scorsa ero con un amico sulla sua macchina. Lasciamo l’auto per cinque minuti non parcheggiata regolarmente. Al nostro ritorno c’era (in fondo è giusto così) la bella multa fresca sul parabrezza, preparata giusto due minuti prima. Il vigile era ancora lì nei dintorni ed il mio amico va da lui come fanno tutti gli italiani multati. Il vigile risponde: “La prossima volta parcheggi in seconda fila laggiù davanti alla farmacia, perché lì la multa non la facciamo mai!” . Coooooosa?! Il vigile che ti consiglia di parcheggiare in seconda fila dove non ti darà la multa? Ma che paese è questo? L’unica soluzione è comprare un’auto già parcheggiata regolarmente e non spostarla mai più. Buon lavoro Pisapia e salvateci!
A Milano non c’è spazio. Non è una città amichevole con le macchine.. “eco.. green.. blabla” pedoni pazzi.. 14 mesi fa sono venuto in Italia per un progetto.. ho comprato una macchina.. già la ho venduto.. troppo stress.. è impossibile guidare senza usare la marciapiedi.. veramente, Milano è il peggior posto dove ho guidato in mondo (USA, sudamerica, europa).. simply terrible..
gli scavi non costituiscono inizio lavori, quindi non determinano alcun vantaggio ai fini autorizzativi quindi spero siano lavori veri!