di GILBERTO ONETO
Salvini (giustamente dal suo punto di vista) intende cogliere tutti i vantaggi dalla favorevole contingenza politica cercando la massima esposizione mediatica e creando un contenitore per il consenso che può essere raccolto dal crollo di Berlusconi e di Grillo. Lo fa “annacquando” un po’ le asprezze del leghismo e inventandosi un inusitato leghismo sudista.
Questo disegno si basa su alcuni errori di valutazione che possono portare altrettanti pericoli.
Primo. Il compito di ogni movimento che sostenga idee forti e rivoluzionarie (come l’autodeterminazione e l’indipendentismo) è di convincere la maggioranza dei cittadini della bontà del suo progetto. Non sono ammesse scorciatoie, furbizie o compromessi. È la gente che va indotta ad acquistare il prodotto (soprattutto se è “forte”) e non il prodotto che si deve modificare in funzione dei desideri della gente. La libertà non è un dentifricio. La Lega non deve seguire Grillo, Berlusconi o Renz
Mi pare che scrivendo “Il problema non è l’euro o l’immigrazione …” Oneto sottovaluti il rischio immigrazione. Se questo flusso ininterrotto continua, presto non vi sarà più spazio nè TEMPO per far crescere una solida coscienza autonomista in Padania. Ben altre saranno le urgenze quando questi nuovi, prolifici e arroganti ospiti incominceranno ad organizzarsi e ad imporsi. Una coscienza identitaria non si improvvisa. Non era matura quando si marciava in corteo al grido di ‘secessione’ e tanto meno lo è ora, dopo vent’anni gettati al vento.
Ormai è la variabile TEMPO che detta le decisioni.
Silvano Straneo – Torino
E d’accordo anche con Nextein… Per credere alla Lega (di Salvini o di chiunque altro) bisogna avere la memoria veramente corta e il cervello piuttosto cotto. Un mio amico (peraltro siciliano) mi insegnò – molti anni fa – una massima che non ho mai visto smentita: chi ti mente una volta ti mentirà sempre… E chi tradisce una volta…
Ma in “Itaglia” è tradizione: inutile atteggiarsi da lupo quando si è sciacallo.
Logica ineccepibile, ma “al vento “.
I due Mattei sono simili : assoluta incapacità operativa , ma eccelsa capacità comunicativa.
… in politica come negli affari gli spazi lasciati liberi, se non si occupano, verranno occupati!
… quando perdi credibilità … nulla te la potrà far recuperare (infatti i numeri non tornano)!
… la Lega territorialmente (vedasi Lecco) non esiste già più!
Ergo … si salvi chi può!
Come sempre mi è difficile non condividere il pensiero di Oneto ma questa volta mi permetto aggiungere un ottavo punto frutto di esperienza personale sul campo della divulgazione del pensiero indipendentista ormai diventato il pallino della mia vita.
“”TUTTI I MALI NON VENGONO PER NUOCERE” nel senso che adesso, la Lega omogeneizzata ai partiti tricoloriti, non verrà più associata al concetto di indipendenza o secessione che dir si voglia e questo permetterà di propagare il verbo a tutti.
Insomma,il concetto INDIPENDENZA inteso come STARE CON CHI SI VUOLE E CON CHI CI VUOLE potrà finalmente diventare TRASVERSALE
Sono d’accordo du tutto specie sul punto 2 ma aggiungo un aggravante. Per far accasare i moderati Salvini sta perdendo i militanti, ma anche semplici leghisti convinti che formavano lo zoccolo duro, quello che ha sempre garantito alla lega un 4% scarso, quindi il rischio è che quando un soggetto più “moderato” colmerà il vuoto attuale del centro destra Salvini perderà i voti dei moderati e a quel punto non avrà più neppure lo zoccolo duro a garantirgli un 4%.
Caro Gilberto
Grazie per l’acuta e precisa radiografia del sciur Salvini e delle sue scelte politiche. Secondo me, nulla è cambiato dagli anni ’80 ad oggi. In quegli anni, il sciur Bossi decise di prendere la scorciatoia verso gli scranni romani alleandosi con gli ex fascisti di Alleanza Nazionale, oggi, il sciur Salvini, in linea con una visione europea, si allea con la signora Le Pen che, quantomeno, incarna una precisa visione centralista dello stato francese. Credo che l’unico vero problema del sig. Salvini sia quello di avere studiato pochino e quindi non aver metabolizzato un forte credo identitario padano ed indipendentista. Credo anche che, a breve, verrà vietato a tutti coloro che telefonano a Radio Padania, di esordire con “Padania Libera”. Caro Gilberto temo che le tue esortazioni a Salvini rimarranno lettera morta perché, come diceva il mio papà:” L’è questiun del legn”.
Un grande abbraccio
Rodolfo
Non sarà certo Salvini a farmi tornare a votare.
Completamente d’accordo con Oneto