di GILBERTO ONETO
Dodicesimo presidente eletto! Tutto è andato come da copione e tutti quelli che contano nello stivale sono soddisfatti. Non vale la pena di perdere altro tempo nel commentare le sceneggiate e i mercanteggiamenti da Piedigrotta, e neppure il costosissimo teatrino della finta elezione democratica. Inutile pure perdere altro tempo sul nuovo presidente e sulla sua famiglia: se Lombroso avesse mai voluto delineare i caratteri fisionomici del “perfetto presidente” della repubblica italiana, oggi sarebbe molto soddisfatto di sé.
Non serve riprendere i commenti sulla pantomima di gatto Berlusconi e volpe Renzi, sui i loro accordi, finti litigi, e continui tentativi di infornarsi a vicenda, nei quali vince finora il più giovane che non è impacciato dai lifting, dal cerone e dalle protesi.
Quello che è invece doveroso risottolineare su una tribuna frequentata da indipendentisti è il ruolo ambiguo della Lega. Cosa ci facevano i leghisti là dentro? Cosa c’en
Gli indipendentisti possono sperare anche in un default che spazzi via l’italia attuale.
E possono , diversamente che dallo sperare nel cielo, fare ognuno qualcosa di concreto in merito.
Attuare una incisiva autodifesa fiscale , e tenere uno stile di vita adeguato.
Tenersi i soldi in tasca, non acquistare titoli di stato e venderne se li si possiede ,usare il contante, rimandare per quanto possibile ogni spesa, risparmiare ad oltranza, acquistare un poco di oro, tenere i conti e i libretti di risparmio al minimo, provare ad acquistare qualche Bitcoin, mandare i figli a studiare all’estero.
Con le sfilate, con i zaia, coi salvini, con le parole e gli scritti, con le manifestazioni, etc, si perde solo tempo.