di CLAUDIO PREVOSTI
Il 14 agosto 2013 sarà ricordato come il giorno dell'uscita dalla recessione dell'Eurozona, dell'Ue e di diversi Stati membri, Francia in testa. Un passaggio importante, ma non sufficiente a parlare di crisi alle spalle, come si è affrettato a sottolineare il commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn. Anche i mercati hanno reagito tiepidamente ma bisogna considerare che si tratta di giorni di bassa attività finanziaria, a causa delle ferie. Peraltro l'uscita dalla recessione era messa nel conto dagli analisti, anche se in misura un pò più contenuta (+0,2%) rispetto al +0,3% segnato nel secondo trimestre rispetto al primo.
Ma non è festa per tutti nell'Eurozona. Particolarmente significative, ed entrambe oltre le attese, le performance della Germania, che dopo un primo trimestre di crescita zero ha fatto segnare +0,7%, e Francia, che è uscita da due trimestri in contrazione con un deciso e inatteso +0,5 per cento. Mostra un buon progresso la Finlan
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