di MATTEO CORSINI
Il prodotto interno lordo è un indicatore comunemente usato per misurare la crescita di un’economia. Tra i tanti difetti che ha, uno di quelli meno evidenziati è che, anche quando reso “reale” mediante il deflatore, continua a essere una misura ampiamente dipendente dalla quantità di moneta. Come se ciò non bastasse, occorre anche considerare se la crescita è dovuta al settore privato o alla spesa pubblica, che contribuisce uno a uno ad aumentare il Pil. Murray Rothbard sottraeva la spesa pubblica, essendo risorse prima o poi prelevate dal settore privato. Last, but not least, se il Pil cresce meno del debito, significa che le cose non stanno in realtà migliorando, semmai il contrario.
Tutto ciò detto, secondo Paul Krugman, “tenendo conto della demografia, il Giappone ha ottenuto una crescita significativa“. Quindi, “invece di essere di ammonimento, è una sorta di modello, un esempio di come gestire una demografia difficile rimanendo prospero e stabile.” Krugman elogia il periodo in cui l’allora primo ministro Shinzo Abe lanciò quella che fu definita Abenomics. Abe fu in carica da fine 2012 al 2020.
E’ vero che in quegli anni il Pil pro capite è aumentato del 9,2%. Ciò che va ricordato, però, è che, nonostante tassi di interesse negativi, il debito pubblico in rapporto al Pil nello stesso periodo è aumentato di 32,6 punti percentuali, passando dal 226 al 259%. Debito in gran parte monetizzato dalla banca centrale.
In sostanza la prosperità e stabilità sono state pesantemente prese a prestito dal futuro, ma qualcuno prima o poi dovrà pagare il conto. Andrà chiesto a costoro se si sia trattato di un modello da imitare.
Il Giappone non ha mai vissuto alcuna crisi di fiducia, nè interna, nè esterna (Italia sì: 92 e ci beccammo Amato, 2012 e ci beccammo Monti) e se i mercati non si preoccupano qualcosa vorrà pur dire. Inoltre, sfruttando le ampie oscillazioni yen/euro nei periodi giusti (ad es. proprio al tempo di Monti), c’è chi ha fatto dei bei guadagni coi suoi tds, sebbene fossero a tassi ridicoli o negativi. Onore al grande popolo del Sol Levante.