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Veneto indipendente, il sogno di una fiscalita’ ridotta

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fisco_tassedi ENZO TRENTIN

In ambito indipendentista si sentono spesso discorsi abbastanza singolari. Per esempio: con l’indipendenza il Veneto potrà trattenersi l’eccedenza di 20 miliardi di residuo fiscale che dati ogni anno a Roma, non ritornano indietro sotto forma di servizi. A nostro parere è un’affermazione demagogica e priva di fondamento. Infatti, per avere quei 20 miliardi il Veneto indipendente dovrebbe mantenere lo stesso regime fiscale vessatorio dell’Italia, e per il quale molti indipendentisti reclamano un nuovo Stato.

Un’altra singolare affermazione è quella che al Veneto indipendente basterà una flat tax pari a circa il 20-25%, per avere servizi sul modello scandinavo. La flat tax (tassa piatta) è un sistema fiscale non progressivo ideato per la prima volta nel 1956 dall’economista statunitense Milton Friedman. Va evidenziato il fatto che la flat tax va ad esclusivo vantaggio di quella parte di popolazione che eccede le aliquote massime di reddito. Di fatto, oltre il 90% della popolazione pagherebbe le stesse imposizioni che paga con un sistema progressivo, e chi ha un reddito basso o medio basso, pagherebbe più tasse di quanto non ne pagherebbe con un sistema progressivo.

Ma c’è un altro sostanziale motivo per non prendere in seria considerazione chi fa questi discorsi. È sufficiente dare uno sguardo al brief qui allegato, redatto da un gruppo di persone che, su nostro invito e desiderando rimanere anonime, hanno ipotizzato alcuni introiti fiscali per un ipotetico Veneto indipendente. Dal suo superficiale esame salta immediatamente agli occhi che il procedimento è inverso.

Ovvero, prima sarà necessario prefigurare il tipo di istituzioni: Comuni o cos’altro? Province o Cantoni? Federazione di Comuni, o cos’altro? Quali saranno le attribuzioni ai vari livelli istituzionali? Solo in funzione delle singole attribuzioni si potrà prevedere un sistema contributivo adeguato. Per esempio: se si ipotizza una federazione di Comuni, e che tale federazione si occuperà tra l’altro della Difesa, che modello di Difesa sarà? Se dovesse essere quella che è stata votata da alcuni cittadini attraverso il cosiddetto plebiscito telematico del 16-21 marzo 2014 (per iniziativa del comitato “Plebiscito. eu”), la quale prevede il mantenimento dell’alleanza NATO, tale sistema presupponendo forze armate tradizionali, con armamenti standardizzati, ed integrate con le altre strutture dell’Alleanza risulterebbe molto oneroso, con conseguenti riflessi sul sistema impositivo.

Insomma, per non farla tanto lunga, possiamo affermare che i discorsi sentiti sino ad oggi in materia di sistemi ed aliquote fiscali per l’agognato Veneto indipendente, assomigliano a quelle previsioni meteorologiche che intorno al 1920 faceva l’ufficio Previsioni & Presagi, che solo successivamente diventò il servizio meteo dell’A.M. A ben vedere, la naturale conseguenza dei difetti e dei limiti dei discorsi di alcuni pseudo leader indipendentisti è l’assenza di un progetto politico-sociale.

Ohibò! Ma questo lo abbiamo già scritto.

LEGGI L’ALLEGATO: Appunti su sistema fiscale

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9 COMMENTS

  1. La ciliegina sulla torta è alla voce “patrimoniali&co”. Per la serie: “visto che (quasi) tutti i paesi occidentali rapinano i loro cittadini anche nel patrimonio – gli immobili, in questo caso – allora facciamolo anche noi”
    Distopico, davvero distopico.

  2. Mi sembra che Trentin proponga (anche nel suo allegato fiscale) un sistema statalista annacquato.
    Servono soluzioni che taglino il più possibile con il passato e lascino maggior spazio alle iniziative dei privati cittadini. 4 No secchi x le 4 domande di Alberto.
    Giustissima e semplice la proposta di Alessandro. Copiare dalla Svizzera un sistema di organizzazione sociale, fiscale e giuridico che ha dato ampia prova di efficienza e risultati positivi.

  3. Finalmente son riuscito a leggere l’allegato: da far venire i capelli dritti!
    Ricorso a indebitamento per stimolare domanda interna?
    Roba da matti: lo vogliamo vietare in costituzione l’indebitamento statale, o no?
    Sanità, istruzione come spese collettive… ancora?!
    Pure la patrimoniale sugli immobili… roba da matti, davvero.
    Un’italia in miniatura.

    • Perché non se lo fanno disegnare da Corsini, il sistema fiscale&istituzionale? E se proprio vediamo che viene giù il mondo, si fa presto a tornare allo keynesismo…

    • Vorrei far notare questo: ho già proposto di copiare il sistema fiscale svizzero. Una fiscalità deve basarsi su tre imposte: dirette sui redditi, indirette sui consumi e patrimoniale. Questo è alla scopo di tassare le persone alla stessa maniera. Esempio: due vicini di casa hanno il medesimo reddito di lavoro dipendente ma uno è sposato e l’altro no, nella casa dello sposato entrano più soldi quindi la tassazione deve tenerne conto. Lo sposato ha dei figli: allora avrà più spese e si deve tenerne conto. Lo sposato ha il mutuo, il single ha la casa regalata dai genitori, occorre tenerne conto. In ogni caso le imposte sui redditi devono essere basse, come in svizzera. Occorrono anche imposte sui consumi, la fiscalità non può valutare tutti i casi, ma generalmente a maggiori disponibilità di denaro conseguono maggiori consumi. Ecco che in Svizzera hanno tre aliquote Iva, la maggiore dell’8% (da noi il 22) quella turistica del 4% (da noi il 10) quella sui beni di necessità al 2%, da noi al 4%.
      Infine in Svizzera hanno la tassa sulla “Sostanza”, che è una patrimoniale. Due persone con il medesimo reddito, la medesima composizione familiare, ma uno con una casa e l’altro che ha ereditato mezzo paese dai nonni non possono essere tassati allo stesso modo.
      La tassa sulla sostanza determina anche quello che per noi è il livello Isee, nel senso che dentro ci deve finire tutto, case, barche, lingotti, opere d’arte, titoli di Stato, azioni, ecc.
      In Svizzera le multe stradali sono parametrate al censo, nel senso che un milionario che eccede di 50 km il limite di velocità non paga quella che per lui è una miseria come da noi, ha fatto notizia il possessore di una Porsche che si è vista arrivare in Svizzera un multa da 10.000 euro.
      Infine, vista la situazione, ci sono due imposte che metterei e non esistono in Svizzera: la tassa sugli extraprofitti e la tassa di equivalenza.
      La prima colpirebbe tutti i settori mono/oligopolistici. Come è noto attualmente i cartelli sono la norma, si pagano oneri bancari, assicurazioni, utenze, ecc molto più elevate che all’estero, le multe dell’antitrust sono sempre tolte dal Tar del Lazio. La tassa equiparrebbe le tariffe adottate da noi con quelle in vigore in Francia, Svizzera ed Austria, rapportate la reddito medio, ove la differenza sia superiore al 10% scatta l’imposta su questa eccedenza, del 110%, così per disincentivare i furbi.
      La seconda considererebbe ogni prodotto proveniente dall’estero in base al paese di produzione (non della sede legale), se il prezzo è più basso rispetto all’analogo prodotto da noi, ma la differenza è data perché non si rispetta l’ambiente, si sfruttano i dipendenti, i salari sono più bassi, c’è evasione fiscale, c’è lavoro minorile, non si rispettano i diritti civili, le minoranze, non c’è libertà politica o di stampa (praticamente buona parte del mondo…) ecco che per ogni voce scatta un dazio del 10%, alla fine anche se uno decide di licenziare da noi ed aprire in Cina, alla fine da noi non vende neppure uno spillo perché non è competitivo….

  4. E se per una volta si facesse gli originali? Che so, tassazione volontaria, collette. Magari lasciar perdere ministeri della sanità, dell’istruzione, e porcherie stataliste varie? Difesa? Libertà di armarsi come meglio si crede. Milizie volontarie.

    • Già che ci siamo, facciamo la prova del 9:
      – regolamentazione di professioni varie (medico, avvocato, ecc): sì o no?
      – obbligatorietà di iscrizioni a ordini: sì o no?
      – più in generale: valore legale del titolo di studio: sì o no?
      – militari di professione: sì o no?
      Se davvero volete farla finita con le distopie stataliste, allora è un bel no a tutti e quattro i punti. Se è sì… allora, già che ci siete, fate anche voi una bella smazzata di bond dai rendimenti al 1000%.

  5. La pressione fiscale è più o meno in proporzione alla spesa pubblica.
    Io il calcolo lo farei più semplice: si copia pari pari la costituzione e leggi svizzere, roba collaudata, funzionante ed esente da critiche.
    Quale è la pressione fiscale in Svizzera oggi? Ecco la risposta su quale sarà la futura pressione fiscale. Quale sarà la spesa pubblica? La stessa della Svizzera. Per quanto riguarda il modello di difesa trovo quello elvetico molto bello, fino a 40 anni si è riservisti, con addestramenti periodici (avviene lo stesso in Israele), tutti i ponti, le dighe, i punti importanti sono già minati, chi provasse ad invadere la Svizzera avrebbe moltissime perdite anche per la natura del territorio.

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