Altro che Salvini che si dice “fiducioso” su un accordo con Tosi sulle Regionali in Veneto. La Lega Nord, secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti qualificate e certe, è a un passo da una clamorosa rottura. Proprio quando i sondaggi continuano a dare il Carroccio in ascesa, nettamente sopra Forza Italia, in Veneto (culla leghista insieme alla Lombardia) sta per consumarsi uno strappo senza precedenti. Ma facciamo un po’ di ordine. La settimana sorsa, prima della riunione della Liga Veneta guidata dal sindaco di Verona, Tosi e fedelissimi si sono riuniti in gran segreto per preparare la spaccatura. Una strategia studiata a tavolino, che ha messo nel mirino non tanto Luca Zaiaquanto Matteo Salvini.
Nel summit regionale del Carroccio veneto il trevigiano Luca Baggio, presidente della Liga, ha addirittura proposto di candidare alleRegionali Tosi e non Zaia. Una dichiarazione passata inosservata ma che aveva proprio l’intento di fungere da detonatore per far esplodere il movimento. Lunedì, poi, si sono incontrati i tre protagonisti della vicenda. Salvini è uscito scuro in volto e ha fatto dichiarazioni di circostanza auspicando l’unità del partito. Ma così non è. Tosi vuole arrivare alle elezioni con una serie di liste civiche, come a Verona, tra cui la sua, mentre la linea di Salvini e Zaia è netta: solo il simbolo della Lega appoggiato dalla lista del candidato Governatore. Il fatto è cheTosi sa perfettamente che il presidente uscente e soprattutto il segretario federale non possono accettare la sua proposta e quindi la sua scelta di tirare dritto nasconderebbe la volontà di farsi bocciare da Salvini per poi avere il pretesto per uscire dal Carroccio e candidarsi alle elezioni contro Zaia e con una coalizione di liste civiche che comprenda anche Italia Unica di Corrado Passera.
Tosi – spiegano in Via Bellerio – è furioso per la decisione del leader di candidarsi di fatto a Palazzo Chigi (quando ci saranno le elezioni politiche) e continua a parlare di un precedente accordo con Maroni in base al quale sarebbe dovuto essere lui il candidato premier del Carroccio in caso di primarie del Centrodestra. L’obiettivo del primo cittadino scaligere sarebbe quindi indebolire Salvini facendogli perdere le elezioni proprio in una delle Regioni chiave per la Lega. Salvo improbabili ripensamenti, la scissione nella Lega è ormai imminente.Tosi, numeri alla mano, avrebbe la possibilità di far decadere l’attuale consiglio regionale Veneto, controllando circa la metà dei consiglieri leghisti. In termini di segretari provinciali, comunali e di militanti, invece, la sua uscita non provocherebbe particolari terremoti, assicurano fonti salviniane.
Articolo di Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74) – TRATTO DA AFFARITALIANI
Ma speriamo che se ne vada, sarebbe una bella notizia per ciò che resta della Lega, un finto indipendetista-vero italiano in meno!
Ottimo, così i comunisti romanisti magari riescono a prendersi addirittura il Veneto, mentre i microcefali Busato, Morosin et similia continuano a giocare a briscola nel retro del bar… Secessione, ma in che film?