di MARIETTO CERNEAZ
Per Maria Corina Machado, il Venezuela sta rivivendo gli attimi del 23 gennaio 1958, allorquando venne disarcionato il dittatore Marcos Perez Jimenez. Allora, furono gli americani a dare l'assenso; stavolta si attende qualcosa di simile.
Fatto sta che è una Pasqua insanguinata dai morti delle proteste di alcuni giorni fa, almeno 5, causati dalla reazione della Guardia Nazinale Bolivariana al soldo di Maduro. La situazione sta precipitando e da tre settimane ci sono proteste quotidiane contro il presidente Nicolás Maduro. Stavolta, a scendere in piazza contro il tiranno sono tutti, compresi gli abitanti dei quartieri più poveri delle città e delle baraccopoli, un tempo solidali con la rivoluzione socialista dell’ex presidente Hugo Chávez. Ma i soldi sono finiti, la fame è tanta, in Venezuela si trova poco o nulla. E' un inferno socialista vero ormai. Nonostante il rally delle ultime settimane, il prezzo del petrolio rimane basso e il greggio rap
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