di DAPHNE POSADAS
Le elezioni di oggi in Venezuela sembrano restituire ai cittadini la speranza di porre fine una volta per tutte alla tirannia chavista guidata da Nicolás Maduro.
Per oltre 25 anni il chavismo, iniziato con Hugo Chávez, ha smantellato le istituzioni del Paese, accentrando il potere attorno alla figura presidenziale. Non solo, ma ha anche messo in pratica un vero e proprio socialismo da manuale in cui i cittadini sono stati le principali vittime. Oggi quasi 7 milioni di venezuelani sono fuggiti dal loro Paese in cerca di migliori opportunità.
Nicolás Maduro è salito al potere nel 2013, dopo la morte di Chavez. Se vincerà queste elezioni, sarà al potere da 18 anni. La sua longevità non è dovuta alla scelta dei cittadini, ma al fatto che le elezioni sono state truccate.
Infatti, per queste elezioni, l’Indice di Vulnerabilità Elettorale di Freedom House gli assegna un punteggio di 18/100. Ci sono prove di manipolazione delle informazioni, blocco delle piattaforme digitali, censura della stampa, attacchi informatici e persecuzione politica.
Di fronte a tutto ciò, i cittadini chiedono un audit cittadino per supervisionare il conteggio dei voti.
La speranza è riposta nel Venezuela, il compito è titanico: sarà possibile sconfiggere una dittatura (ancor più se mascherata da democrazia) con i voti?
Chi crede che la vittoria di Maduro sia stata “pulita” ?
Russia, Cina, Iran, Cuba, Bolivia, Honduras.
Ho detto tutto.