Secondo uno studio condotto da professori dell’Università Centrale del Venezuela, in media, ogni persona ha perso 11 chilogrammi nel 2017, rispetto a quasi 8 chilogrammi persi nel 2016. Per Andrés Openhaimer, Maduro punta a rimanere al potere facendo sì che la gente insoddisfatta del suo governo lasci il paese e inizi a mandare denaro alle proprie famiglie, come se si trattasse di piano internazionale di sostegno alla popolazione. In realtà, si apprende che dal 1 dicembre 2018, il dittatore vorrebbe chiudere le frontiere, con annessi e connessi (VEDI VIDEO QUI).
Il dittatore venezuelano, la scorsa settimana ha introdotto ufficialmente il Petro al posto del Bolivar, così da tagliare 5 zeri ai prezzi, ma in quanto a potere d’acquisto nulla cambia con la svalutazione a 5 cifre in corso. I venezuelani che incassano solo il salario minimo hanno ricevuto un ulteriore aumento giovedì scorso (aumento salariale del 58% e un ulteriore aumento del 67% delle sovvenzioni alimentari), ma in realtà essi stanno guadagnando molto meno di quello che guadagnavano un anno fa.
Proviamo a spiegarlo con un esempio concreto, di vita vissuta. Alfredo Infante, un sacerdote gesuita, camminava per il centro di Caracas quando sentì il freddo percorrergli il corpo. Essendo un paziente diabetico, Infante sapeva che si trattava del segno inequivocabile della glicemia bassa. Entrò in una panetteria ed ordinò una tavoletta di cioccolato: «Il più piccolo, per favore», disse. La venditrice mise il cioccolato sul bancone e scandì il prezzo: «250.000 bolivares». Infante rimase sbalordito. «Mi costa un quarto di milione di bolivares un cioccolato», ha gentilmente protestato. «Il dollaro questa mattina ha raggiunto i 300.000 bolivares. Ti sto addebitando meno di un dollaro», rispose. E quando leggerete questo pezzo di cronaca, sappiate che tutto sarà peggiorato!
Il dollaro (ma prima ancora il cibo) è l’oggetto più desiderato dalla popolazione, ma non ce ne sono. In Venezuela la valuta pregiata la gestisce il governo e la consegna solo agli amici degli amici. E i venezuelani che comprano qualcosa sulle bancarelle, usano la calcolatrice di “Dolartoday.com” per gestire il valore dell’oggetto al cambio.
I guai, però, non arrivano mai soli. Il deterioramento economico del paese caraibico è stato accompagnato da un costante aumento della criminalità. Nel 2017 si sono registrati 26.616 decessi, di cui – e questa è una novità statistica – 5.535 corrispondono a “scontri con l’autorità”. In altre parole, sono di diretta responsabilità dello Stato!
Scappare dal Venezuela è l’unica soluzione rimasta, per chi può. Di seguito, il caso di Barbara Polo, nipote dell’ex sindaco di San Bonifacio (Vr). Come lei, ce ne sono a migliaia in attesa di un documento o di una possibilità. Come lei, molti sono in attesa di poter far fuggire figli e parenti da quell’inferno socialista. Se non credete a quel che vi raccontiamo noi, leggete quanto racconta una testimone diretta.
Quella BESTIA di Fidel diceva: “Socialismo o Morte!”. Il problema è che il Socialismo è morte.