Si è concluso a Verona il III° Forum Euroasiatico, al quale hanno partecipato i dirigenti delle maggiori società finanziarie, economiche e industriali di quest’area; tra gli altri: Igor Sechin, Presidente e CEO di Rosneft, Sergey Rumas, membro del Consiglio Commissione Economica Eurasiatica, Sergey Razov, ambasciatore della federazione russa, Li Ruiyu, Ambasciatore Repubblica Popolare di Cina, Andrian Yelemessov, Ambasciatore Repubblica del Kazakistan, Sargis Ghazaryan, Ambasciatore della Repubblica di Armenia, Elena Burmistrova, Direttore Generale Gazprom export, Sergey Belyakov, Presidente del consiglio di amministrazione di SPIEF foundation.
Al Forum ha presenziato il responsabile economico del Veneto Serenissimo Governo; inoltre ha seguito e documentato l’evento Radio Nazionale Veneta.
Sia le relazioni che le comunicazioni sono state di alto livello, e hanno inquadrato i rapporti tra la Comunità Economica Eurasiatica, la Federazione Russa, l’Europa e l’Italia, a seguito delle sanzioni contro la Federazione Russa, imposte dagli USA.
Quanto è emerso dai lavori è un argomento che il Veneto Serenissimo Governo ha ampiamente dibattuto e diffuso negli ultimi dieci anni, quindi nessuna sorpresa.
La politica dell’Europa è suicida. Quattro sono gli elementi che determinano questo suicidio:
I) sudditanza dell’Europa nei confronti degli USA
II) accettare di agire all’interno del dollaro
III) sanzioni contro la Federazione Russa
IV) permanenza nell’area dell’euro
E’ emerso, nel corso del Forum, ma è evidente a tutte le persone di buon senso, che la Federazione Russa può resistere alle sanzioni d’Europa, in quanto può rifornirsi dei prodotti sanzionati nel resto del mondo; e in ultima istanza il fatto di essere messa nelle condizioni di rivedere il proprio sistema industriale potrebbe essere vantaggiosa per la Federazione Russa, facendole fare un salto verso l’autosufficienza nell’industria strategica, mentre l’Europa non è in grado di sopravvivere senza le materie energetiche e il mercato industriale e agro-alimentare della Federazione Russa.
Tutto questo ormai è al centro del dibattito degli economisti e dei politici d’Europa.
Stante la situazione economica attuale l’Europa non ha alcuna possibilità di arrivare al 2016, quindi i popoli europei devono prepararsi all’implosione dell’ Europa; tutte le organizzazioni patriottiche europee dovranno essere all’altezza dei compiti che la nuova Europa ci imporrà.
Verona, 27 ottobre 2014-Ufficio Stampa Veneto Serenissimo Governo
ascolta l’intervista a Sergey Belyakov, Presidente del consiglio di amministrazione di SPIEF foundation. http://www.radionazionaleveneta.org/
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