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Vitalizi: i parlamentari non hanno mai pagato i contributi

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ladridi MATTEO CORSINI

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha sostenuto, durante un’audizione alla Camera dei deputati, che la spesa per i vitalizi negli ultimi 40 anni è sempre stata più alta dei contributi versati. Ciò renderebbe il sistema “insostenibile”, secondo Boeri. Piccata la replica della Camera: “Gli oneri derivanti sia dal nuovo sistema contributivo, che dal sistema dei vitalizi in vigore in precedenza, gravano interamente ed esclusivamente sui bilanci interni di Camera e Senato, e non dell’Inps. Quanto alla sostenibilità del sistema dei vitalizi per i parlamentari sono ben note all’amministrazione della Camera dei deputati.”

Boeri ha ragione nell’affermare che il sistema dei vitalizi è insostenibile, ma il problema è che anche ciò che viene definito contributi, al pari delle tasse sulle varie indennità mensili, non sono altro che una finzione contabile, dato che tutto, in ultima analisi, è a carico di chi le tasse le paga davvero. In altri termini, i parlamentari sono consumatori di tasse pagate da altri, e lo stesso vale per i contributi.

Quanto alla replica della Camera, contabilmente non discuto che tutto il sistema dei vitalizi gravi sui bilanci di Camera e Senato, ma dato che quei bilanci a loro volta gravano sempre sui cosiddetti contribuenti, alla fine è una magra consolazione che non sia un problema dell’Inps. Peraltro, anche se fosse un problema dell’Inps, l’onere sarebbe sempre a carico di chi paga le tasse, dato che l’ultima risorsa per tappare i buchi è sempre la cosiddetta fiscalità generale.

In definitiva, la forma può essere quella che vogliono, ma la sostanza rimane che quelli sono consumatori di tasse (anche i loro contributi) pagate da altri.

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2 COMMENTS

  1. Qualsiasi dipendente di stato e para, compresi gli eletti, non versa mai nulla: FIGURA IL VERSAMENTO.

    L’ingiustizia, visto che senza dipendenti lo stato non cammina, e’ nella differenza che c’e’ tra pubblico (statali) e privato (i paganti sempre e comunque)..!

    Rendiamo tutto privato e poi facciamo i conti se vogliamo continuare a dire che gli onorevoli versano, i dirigenti di stato versano, i toghi versano e ecc..

    Uno statale non deve dire: vado in pensione con 40 anni di versamenti perche’ non ha versato nulla, sono i privati che gli hanno versato i 40 anni di marchette e magari gonfiate perche’ gli statali, a parita’ di categoria, percepiscono una paga, di cui la pensione, piu’ alta dei privati… sti mone, che gli versano le palanche per la loro paga e poi la loro pensione.
    Alcuni poco prima di andare in pensione aumentano di grado di cui hanno l’aumento della pensione.
    Non dite che non lo sapete…

    Giu’ da quelle kax di brande per favore..!

  2. Oltre ad essere dei privilegiati si dimostrano sommi ipocriti.
    Non fanno un cazzo, non producono un cazzo, se possono si accaparrano vantaggi di ogni tipo, rendono la vita difficile a tutti , e si permettono di pontificare di distinguere.
    Io dico solo che se la gente cessasse per un annetto di non versare o versare il 50% delle tasse richieste , tutti costoro imparerebbero immediatamente di chi sono i soldi che ricevono e che permettono loro di vivere da gran signori.
    Dopo i distinguo li farebbero nella ricerca di cibo nei cassonetti.

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