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Viviamo dentro a un mondo fondato sulla propaganda

Da leggere

di MICHAEL HURD

La cosa peggiore della propaganda non è raccontare bugie. Le bugie possono essere smentite da qualsiasi persona onesta e attenta.

La cosa peggiore della propaganda è la forma in cui solitamente si manifesta: presentare solo i fatti che servono alla narrazione o che portano alla conclusione desiderata. I bambini sono i più vulnerabili alla propaganda, così come lo sono gli adulti, che sono stati cresciuti intellettualmente da bambini, senza un pensiero critico e obiettivo che li guidasse.

Le mezze verità, più che le bugie, sono la caratteristica distintiva della propaganda. Che sia attuata da un coniuge, un capo o un membro della famiglia corrotto; o da un intero governo, sistema scolastico o impero mediatico. Stiamo affogando nella propaganda, secondo questa definizione.

La società ne è intrisa e ne straborda. I bambini ne sono totalmente immersi, grazie ai media compiacenti e al sistema educativo gestito dal governo – beh, lo testimoniano i risultati nelle orde di ragazzi sotto i 30 anni che sciamano non solo per difendere, ma per abbracciare, i terroristi più cattivi e sadici (Hamas) che il mondo possa vedere oggi. Solo i giovani più incredibilmente intelligenti o incredibilmente dignitosi sopravviveranno all’assalto intellettuale e psicologico.

Ciò che non viene loro detto è più dannoso di ciò che viene loro insegnato. Le buone notizie?

La verità è più forte della menzogna. I fatti prevarranno sempre, prima o poi. Ma raramente, se non mai, il mondo è stato così intriso di autoinganno e di falsità da parte degli altri come vediamo oggi.

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