di MICHAEL HURD
La cosa peggiore della propaganda non è raccontare bugie. Le bugie possono essere smentite da qualsiasi persona onesta e attenta.
La cosa peggiore della propaganda è la forma in cui solitamente si manifesta: presentare solo i fatti che servono alla narrazione o che portano alla conclusione desiderata. I bambini sono i più vulnerabili alla propaganda, così come lo sono gli adulti, che sono stati cresciuti intellettualmente da bambini, senza un pensiero critico e obiettivo che li guidasse.
Le mezze verità, più che le bugie, sono la caratteristica distintiva della propaganda. Che sia attuata da un coniuge, un capo o un membro della famiglia corrotto; o da un intero governo, sistema scolastico o impero mediatico. Stiamo affogando nella propaganda, secondo questa definizione.
La società ne è intrisa e ne straborda. I bambini ne sono totalmente immersi, grazie ai media compiacenti e al sistema educativo gestito dal governo – beh, lo testimoniano i risult
Raramente. Mai forse no, perché anche il periodo che va dal 1968 al 1977 non è stato uno scherzo.