di ARTURO DOILO
In un batter d'occhio i Dem(ocratici) americani sono passati dal dare di matto per i nazisti, urlando che Trump stava per iniziare una guerra nucleare e negando i risultati delle elezioni statunitensi, al tifo per i nazisti stessi, chiedendo a gran voce la guerra, finanche nucleare appunto e accusando chiunque neghi i risultati delle elezioni di tradimento.
I potenti avvinghiati al Deep State a stelle e strisce spingono sempre di più per il controllo della parola perché vogliono controllare il pensiero, le idee. L'infiltrazione nei Social, l'obbligo di condivisione dei dati e delle informazioni servono a mettere sotto chiave la loro narrazione, iniziata col fantomatico virus mortale e ribadita con lo scontro bellico in terra ucraina.
Il controllo della parola da parte del governo e degli organismi adiacenti al governo è stato sempre più normalizzato negli ultimi anni, con l'appoggio - indecoroso ed indecente - delle puttane che si fanno chiamare giornalisti. Og