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Voglia di lingua locale, in libreria spopola il reggiano

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di REDAZIONE

vocabolario_italiano_reggianoVoglia di dialetto (lingua locale, ndr), nostalgia per la tradizione o il segnale di un ritorno alla lingua dei nonni? Difficile stabilirlo con certezza, ma certo è che stando ai dati relativi alle spese librarie dei reggiani di quest’anno è il dialetto ad aver scatenato la curiosità e la voglia di imparare dei reggiani.

A confermare la tendenza è la Libreria All’Arco, l’ultima e la più importante “oasi di carta” del centro storico, che ha diffuso i dati relativi alle vendite dei libri “made in Reggio”, ossia scritti da reggiani o che hanno per argomento la storia locale in salsa arzâna.

La libreria di via Emilia Santo Stefano dedica ai libri locali una sezione al secondo piano dell’edificio che ospita il negozio, proprio a fianco dei libri di storia, catturando sempre l’attenzione di curiosi e appassionati della microstoria reggiana.

In testa alla classifica c’è il “Vocabolario Italiano-Reggiano” di Giuliano Bagnoli, illustrato da Giuliano Ferrari. Il volume è il trionfatore assoluto di queste feste natalizie per quanto riguarda i titoli reggiani, avendo venduto da solo come tutti gli altri libri della top ten che stiamo per illustrare.

A confermare la tendenza, al secondo posto c’è “A’s fa per mod ed dir”, dizionario contenente detti e proverbi della tradizione reggiana realizzato a cura di Mario Mazzaperlini. Una “prima fila” tutta centrata su lingua e tradizione dunque.

Per non tradire la cultura sociale reggiana, al terzo posto c’è “Il lavoro nello spirito dei tempi e dei luoghi”, saggio sull’evoluzione sociale del lavoro a Reggio e provincia, realizzato da Giuseppe Baricchi.

In quarta posizione c’è poi un evergreen, “Reggio a fumetti”, di Enrico Bonaretti, mentre al quinto posto c’è il primo libro pubblicato da Istoreco a cura di Nando Rinaldi, il libro storico “C’era una svolta”.

Trova naturalmente spazio anche l’amore per la natura, i paesaggi e la storia della Montagna reggiana, con il classico “Castelli reggiani-collina e montagna”, di Giuliano Bagnoli e Alessandro Braida, che si classifica in sesta posizione.

Non poteva mancare la storia partigiana, che entra al settimo posto con “15 sentieri partigiani”, pubblicato da Istoreco.

Spazio anche per la Reggio del presente, con “Bonjour Monsieur Calatrava”, il libro fotografico di Stanislao Farri che omaggia la stazione dell’Alta Velocità e gli Archi di Calatrava.

New entry in nona posizione, con il volume di recente pubblicazione dedicato alla storia della Statale 63. “SS 63”, di James Bragazzi e Clementina Sassi è una storia non solo della vecchia statale del Cerreto, ma anche delle persone e dei luoghi che questa attraversa.

Chiude la top ten, “Reggio Emilia”, di Gianfranco Levoni, libro illustrato sulle bellezze artistiche e architettoniche della città.

TRATTO DA QUI

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