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Welfare state, la fine del mito collettivista svedese

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di MAURO GARGAGLIONE

La Svezia è stata per decenni l’icona della socialdemocrazia e del welfare state. Pressione fiscale elevatissima e servizi pubblici di ottimo livello, lo Stato che ti accudisce e ti segue dalla culla alla tomba.

Il popolo svedese è relativamente poco numeroso, con un alto senso civico e con una bassissima propensione da parte dei politici e degli amministratori alle malversazioni e agli arricchimenti illeciti come purtroppo succede alle nostre latitudini. L’onestà e la preparazione dei politici ovviamente non si riflette su quella del popolo, caso mai è il contrario.

Senonché gli svedesi hanno visto diminuire il proprio benessere di anno in anno perchè servivano sempre maggiori tasse per garantire i servizi pubblici di cui andavano orgogliosi poichè l’economia non riusciva a più a produrre sufficiente ricchezza da cui prelevare queste tasse. Cosa hanno deciso di fare? Una cosa impensabile per noi.

Hanno privatizzato un lunghissimo elenco di servizi statali, dato una robustissima sforbiciata alla spesa pubblica, hanno – udite udite udite – privatizzato il sistema pensionistico e hanno ridotto drasticamente la pressione fiscale. Naturalmente l’economia e la creazione di ricchezza sono rifiorite.

Chiariamoci, non hanno una classe politica migliore della nostra, hanno semplicemente eletto delle persone che avevano in programma elettorale le misure che poi sono state prese. Provate a immaginare un leader politico in Italia che chieda il voto per fare quello hanno fatto in Svezia …

Quindi la domanda delle cento pistole è – si possono invertire le situazioni ormai compromesse semplicemente per via politica non violenta? – in Svezia sì, come pure in Irlanda per esempio, o in Estonia, o in UK che elesse la Thatcher quando erano a un passo dal default. Si può fare, ma ci vuole un “sottostante” di buona qualità. E noi non ce l’abbiamo.

PS: La prossima sfida che dovranno affrontare, e che sono certo vinceranno gli svedesi, è quella di contenere e neutralizzare l’islamizzazione violenta che hanno scriteriatamente favorito. Verrà il turno anche di quella.

QUI UNA INCHIESTA PRECISA DI JOHN STOSSEL IN MERITO

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2 COMMENTS

  1. E’ il buon senso che un tempo serviva per governare ogni famiglia… ma oggi si distrugge anche quella, che è il nucleo fondamentale di ogni società…perciò la si mina dal fondamento venendo meno la saggezza di un buon governo…

  2. Bello, potresti aggiungere un po’ di fonti a supporto che così lo spammo in giro?

    Altrimenti mi dicono che è tutto roba inventata dai “turboliberisti”

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