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White Lives Matter: multiculturalisti di sinistra complici morali degli omicidi

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di GUGLIELMO PIOMBINI

Questa povera ragazza tedesca è una delle donne sgozzate a Wurzburg da un jihadista somalo inesplicabilmente fatto entrare e ospitato in Europa. Naturalmente, le foto e i nomi di queste vittime non sono comparse sui giornali, dato che sono bianche ed europee.

In Francia, addirittura, vi sono stati di recente alcuni casi di anziani ammazzati impunemente da giovani islamici: uno di questi ha ucciso la propria vicina di casa scaraventandola giù dalla finestra al grido di “Muori, sporca ebrea!”, ma è stato giudicato incapace di intendere e di volere e quindi assolto perché aveva fumato della droga prima di compiere l’omicidio.

In un altro caso, un giovane immigrato ha ammazzato ben quattro anziani europei senza subire alcuna condanna dai tribunali, se non quella di non girare più armato.

I multiculturalisti di sinistra sono complici morali di questi omicidi non solo perché favoriscono l’arrivo di masse di jihadisti in Europa, ma anche perché stanno diffondendo una perversa ideologia che indica le persone di origine europea come responsabili di tutto il male del mondo.

Se questa pericolosa dottrina non viene contrastata e fermata, potrebbe sfociare prima o poi in un vero e proprio genocidio. L’olocausto degli ebrei fu preparato da decenni di letteratura antisemita piena di ingiurie, calunnie e minacce, che mai nessuno ebbe il coraggio di controbattere. I toni e gli argomenti erano molti simili a quelli dell’attuale letteratura neo-razzista anti-bianca diffusa da multiculturalisti e progressisti.

I giovani immigrati di seconda o terza generazione, fra qualche decennio, sovrasteranno di numero gli europei autoctoni, i quali secondo le proiezioni demografiche saranno sempre meno numerosi e sempre più vecchi.

Il problema è che, se questi giovani seguiranno l’ideologia ferocemente anti-bianca e anti-occidentale che oggi gli viene insegnata nei campus universitari e nelle moschee, si materializzeranno le condizioni oggettive e soggettive indispensabili al compimento di un genocidio.

L’esperienza storica ci consiglia di non prendere sottogamba questi fenomeni.

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1 COMMENT

  1. Appunto: l’esperienza storica ce lo consiglia, quindi non verrà seguito il consiglio perché le esperienze storiche non vengono mai considerate; nella migliore delle ipotesi vengono dimenticate. Tanto per confermare che non servono a nulla e che l’umanità è destinata stupidamente a commettere sempre gli stessi errori.

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