Festeggiamenti con scandalo per il centenario della Paramount. Quintessenza della femminilità carina, sfacciata, smaliziata, impudente, spesso poco vestita e dotata di uno splendido talento per la vita, Clara Bow, una delle dive più famose dell’età del jazz, diventata un’icona del cinema muto degli anni venti, torna a far discutere negli Stati Uniti, a oltre ottant’anni anni di distanza. È uscito nelle sale Usa, in questi giorni, proprio in occasione dei festeggiamenti per i cento anni della Paramount Pictures, “Ali” (Wings, 1927), film muto diretto da William A. Wellman, la prima pellicola a ricevere l’oscar come miglior film prima dell’avvento del sonoro. Ma la pellicola datata 1927 sbarca nelle sale, incomprensibilmente, con un divieto ai minori di 13 anni (il cosidetto PG13).
La protagonista femminile del film, è appunto la Bow, che in una scena appare senza veli, ma in verità non si tratta di un nudo integrale. Va detto che quando quando il film uscì negli anni venti con protagonisti, oltre alla Bow, Buddy Rogers, Richard Arlen e un giovanissimo Gary Cooper la censura non esisteva ancora. Il celebre Codice Hays entrò in vigore nel 1930. Questo capolavoro di acrobazie volanti – vincitore del primo Oscar della storia «per gli eccezionali meriti produttivi» (quello che sarebbe diventato l’Oscar per il miglior film) oltre che di quello attribuito a Roy Pomeroy per gli effetti tecnici – uscì in un momento di grande entusiasmo popolare per l’aviazione (è del maggio 1927 la trasvolata atlantica di Lindbergh) e fu un successo straordinario.
A impressionare di più, ancora oggi, è il virtuosismo delle scene aeree, a cui Wellman riuscì a infondere un afflato di grandezza epica e che realizzò affidando gli attori a piloti esperti. I due protagonisti, piloti dell’aviazione militare e amici, sono inviati sul fronte francese durante la prima guerra mondiale. Uno dei due viene fatto prigioniero e fugge su un aereo tedesco, che sarà abbattuto proprio dall’amico. «Siamo entusiasti di presentare questo capolavoro del cinema muto come la nostra offerta successiva Classics Reel», ha spiegato in occasione del ritorno nelle sale Usa James Meredith, Vice Presidente Marketing di Teatri Cinemark. «Questa è una opportunità unica nella vita per vedere la storia di Hollywood sullo schermo, con immagini incredibili e il punteggio originale registrata da un’orchestra completa».
Il film costò ben 2 milioni, cifra considerevole per l’epoca. Distribuito dalla Paramount Pictures, fu presentato in anteprima a New York il 12 agosto 1927 e a Los Angeles il 15 gennaio 1928. L’investimento fu però ripagato ripagato quando uscì e divenne un successo clamoroso.